La vittoria di Tsipras è già segnata dal severo monito europeo "avanti con riforme e austerity". Comprensibile dato che anche questa volta è stato deluso il desiderio di un suo suicidio politico, a conferma della miopia dei nostri addetti ai lavori. Tsipras è sicuramente una "chimera"politica e il fenomeno va meglio compreso con un surplus di attenzione, visto che sfugge a categorie usuali della politica. Però avverto già alcuni segnali di uno slittamento semantico nei nostri opinionisti di punta dei giornali italiani. Si sta elaborando uno strano sistema a due incognite (Tsipras- Renzi) a partire dalla domanda: cosa rappresenta Tsipras? E dalla conseguente risposta: è il politico che ha capito che bisogna agire da soli, con determinazione e cinismo, facendo fuori gli avversari con machiavellica perizia con un perfetto mix di passione (utopia) e realismo (cinismo), a cui dovrebbe prestare attenzione, alzandone, però, il profilo rozzo , il nostro Renzi. Sono sicuro, però, che tra qui a qualche giorno (forse fra qualche ora) per forza di slittamenti sillogistici si dirà che Tsipras sia stato ispirato da Renzi, secondo il costume che tanti giornalisti (altre chimeriche creature) hanno e cioè la tendenza a mutarsi in spin doctor.
Nessuno avrà il coraggio di dire che se della questione dei debiti e dell'allentamento dell'austerity se ne potrà parlare in Europa con maggiore convinzione sarà grazie alla Grecia.
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