Simulazioni ed esami.
Quest'anno non sono di commissione d'Esame di Stato. Il gioco del caso mi ha risparmiato questa responsabilità. Ne sono contento. Così resterò a guardare e permettermi il lusso di essere iperbolicamente ipercritico. Si può dire che ormai l'esame è solo una fatua simulazione? Una finzione di cui non si capisce la funzione e lo scopo, cioè che cos'è? Una prova, un rito, un esame di coscienza, un momento di valutazione, una prova di cultura o la messa in campo delle proprie competenza o la dimostrazione della propria maturità critica? Non lo so anzi credo che ormai sia una performance fine a se stessa nel sistema di valutazione per pesare le prestazione e l'efficienza delle scuole secondo metodiche statistiche che hanno la funzione di vedere se la "produzione" restituisce prodotti ben fatti. Infatti le scuole si prestano nel corso dell'anno a simulazioni d'esame per addestrare i ragazzi alla performance. Poco l'attenzione sui contenuti e su ciò che viene studiato, elaborato , assimilato, sviluppato in senso critico, al di là del mercatino delle medie e dei crediti. Il vantaggio di internet è che tutto è già bello e pronto, a disposizione per tesine, percorsi e temi già scritti nella banalità dei luoghi comuni. Lo so che sto esagerando e un po' mi sto divertendo. Ma è poi così irreale ciò che ho detto o non è questo il futuro che si prospetta? E Visto che la scuola più che essere riformata è sistematicamente destrutturata perché non abolire l'esame di Stato?
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