domenica 20 novembre 2016

#LessicoTerapia

Recupero alcuni Lessici  che si sono persi nei meandri del web. 


#LessicoTerapia 7 


Un'altra parola "magica" che circola (in questo memento) nel mondo della scuola è ACCOGLIENZA. All'inizio dell'anno i nuovi arrivi (i nuovi clienti/utenti per essere nello spirito della concorrenzialità della buona scuola) vengono accolti con una serie di attività che dovrebbe aiutarli a conoscersi, a conoscere la scuola e a meglio orientarsi nel progetto (altra parola modaiola) di studio. Sante intenzioni. Ho qualche perplessità sottolineate

Anche da altri. 

1)Dilettantismo imperante alla ricerca dei tanti disagi (o presunti tali) tanto che se non ci sono bisogna inventarseli. Psicologi e sociologi dilettanti allo sbaraglio; 

2) Infantilismo crescente con conseguente deresponsabilizzazione e incertezza 

3) sono d'accordo con la Oliviero Ferraris.  Ironicamente. Il modello sembra il villaggetto turistico. Onde evitare ai

clienti/studenti l'incontro con le difficoltà (e la profondità) si dà

l'impressione che tra un attività e l'altra si può fare di tutto e di più con il sorriso sulle labbra degli animatori (cioè i professori). In fin dei conti

nella società dello spettacolo l'importante è comunicare con gli effetti speciali, il contenuto è residuale, c'è o non c'è è lo stesso. Oppure essere flessibile ad adattarsi con il sorriso sulle labbra ad ogni situazione. Precarietà. Ripeto la mia è solo ironia. 



#LessicoTerapia 1


Ecco alcune parole rese insopportabili:

- Partecipato/a (progetto, attività, ricerca, azione ...)

- Rete (far , essere in, costruire ....)

- Comunità (intenti, cultura, amore...)

- Data (open ...)

Parole rese ormai vuote di significato dalla retorica del burocratese

"europeista", buone in tutte le salse per finanziare progetti sociali e culturali. Cosa ancora più irritante è che mostrano una sottile ideologia tesa al "vogliamoci bene" per nascondere conflitti

"indicibili" tramite un soporifero coinvolgimento della cittadinanza.

Conformismo strisciante.

Sarò parco e attento nel loro uso

guarderò con sospetto chi ne abusa.


#LessicoTerapia 5

La parola presa in considerazione è CIBO. Facile da dire difficile da

comprendere in tutte le sue implicazioni di carattere antropologico, culturale,

sociale ed economico. Oggi celebrato da grandi EXPO dovrebbe riconquistare un suo significato etimologico più originario: "razione per un giorno", nel pensare a come la fame sia ancora un problema di carattere mondiale. Esso è

alimento e come tale può sortire effetti positivi o negativi, porta con sé

l'ambiguità del termine greco "pharmacon" che ha il duplice significato di medicina e veleno. All'iper e abulimica abbondanza si

contrappone l'anoressica scarsezza. Cibo e cultura oggi la fanno da padrone, in estive ed inevitabili kermesse transculturali, in avvolgenti ed emozionanti

fusioni tra intelletto ed intestino in un percorso che digerisce tutto sino al

prodotto finale CULturale.



#LessicoTerapia 4


Altra parola da tenere sotto osservazione è COMUNITÀ. Ambigua già nella sua radice lessicale, si presenta con una bella faccia sotto il segno

dell'appartenenza, del riconoscimento e della condivisione. Può rivelarsi invece il luogo dell'esclusione, del confinanento e dell'odio nei confronti di ciò che

è considerato estraneo, infetto e pericoloso. Tempi tristi si ripresentano

all'orizzonte.

Per un'attenta disamina si legga di Roberto Esposito i due testi dai titoli

emblematici: "Comminitas", "Immunitas".


#LessicoTterapia 2

Questa volta la parola di cui liberarsi è RADICI, una metafora che può

diventare molto pericolosa in bocca a tanti populisti, come nel passato antico

e recente.

Radici, identità e tradizioni sono parole che possono intrappolarci in

discorsi ingannevoli e discriminatori.

Più significativa l'immagine eraclitea del fiume, dove "tutto scorre" mischiandosi, come vera cifra identitaria, in divenire, della società contemporane

Leggere "Contro le radici" di M. Bettin



#LesstcoTerapia 3

Un'altra parala da tenere sotto controllo è natura. Viene usata per rendere

una propria opinione (o ideologia) come assoluta ed indiscutibile. Il fatto, peró, è che ciò che solitamente chiamiamo natura non si sa esattamente cosa sia. Molte sono state le

definizioni date nel corsa della storia del pensiero umano. Ma per i

"fondamentalisti" non è così. Natura (e Dio) dicono la stessa cosa.

Così se qualcosa e naturale ciò che differisce è innaturale (peggio contro

natura) per questo perverso o immorale ( magari da purificare col fuoco).

Conseguenza di ciò sono le mistificazioni di altre interpretazioni che non sono riducibili allo schema imposto.

Basti pensare alle mistificazioni ultime sugli studi gender (termine su cui riflettere). Vedere:

https://www.facebook.com/pages/Studi-di-genere/108183099206411



 



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