Sto leggendo "M. Il figlio del secolo" di Antonio Scurati, il libro con protagonista Mussolini e i tanti personaggi che dal 19 marzo 1919, fondazione dei fasci di combattimenti, al 1924 con il delitto Matteotti, hanno conquistato il potere in Italia.
Un guazzabuglio di sentimenti, ambizioni, ideali, cinismo, megalomania, piccolezze e grandezze in una variegata umanità.
È sconfortante apprendere come la Storia possa viaggiare anche sulle gambe di tanta meschinità.
A ben guardare nei modi di dire, pensare e fare di tanti di allora puoi rispecchiare i comportamenti di tanti di oggi. Ne resti meravigliato.
Pur se non puoi operare meccaniche sovrapposizioni intuisci come in particolari situazioni di crisi, sbandamento e confusione sociale la tragedia e la comicità viaggino insieme senza soluzione di continuità nell'interpretazione che ne danno gli attori.
Così dietro a situazioni e a volti che appaiono comici si può nascondere la tragedia nell'inconsapevolezza e insipienza dei più.
Alzi gli occhi dal libro accendi la tv, srotoli i social, ci sono riverberi e sentori per cui fai fatica a pensare di non essere ancora immerso nella lettura del romanzo.
Solo qualche istante e poi ti riprendi.
Nessun commento:
Posta un commento