Quando si manifesta il proprio "dolore" per la morte ingiusta di una persona per odiare altri uomini, donne e bambini , che hanno la sola colpa di esistere fuggendo dalla fame e dalla morte, allora non c'è più "umanità".
Si sta ponendo un discrimine tra chi è "umano" e chi è "non umano". Si ammette, nella totale indifferenza, la possibilità dell'annientamento dell'altro.
Riconsideriamola questa nostra "umanità" in tempi così oscuri.
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