Rispetto alla seduzione si intravvedono in genere due prospettive: una di carattere negativo, il seduttore è il corruttore e la vittima, il corrotto; oppure una affermativa dove nel gioco c'è chi afferma la propria volontà su un altro.
Il diavolo, secondo la prima accezione, il libertino, nella seconda, che sa mettere in campo la propria abilità rispetto ad una vittima che "un po' ci è e un po' ci fa".
Nell'un caso come nell'altro si presuppone una soggettività capace di porre in essere un inganno in grado di intrappolare l'altro a sua insaputa.
Forse è possibile scoprire un'altra forma di seduzione, ancora più radicale, in quanto si prospetta un puro gioco delle apparenza senza una verità d'aggirare, figlia lontana del celebre filosofo Gorgia.
La logica di tale seduzione sta proprio nella assenza di un soggetto protagonista, di un seduttore che s'impone.
Il fascino consiste proprio nell'essere libero, nel lasciare aperto lo spazio alla particolarità dell'occasione, alle determinazioni del sedotto.
Una specie di "sono come tu mi vuoi" cosicché il desiderio del "sedotto" si conferma nel seduttore che si presta alla seduzione.
Capacità questa tipica di Berlusconi, che poteva essere per chiunque e chiunque nelle sue proteiforme trasmutazioni.
Se in Berlusconi, il calcolo e la forza del soggetto non vengono del tutto meno, con salvini l'assenza è più naturale. Figlio di una realtà in cui non sussiste differenza con il virtuale, la narrazione e l'immagine.
Dice Perniola in un saggio di qualche anno fa ma già ricco d'interesse:
"Il simulacro di società che l'olografia sociale delinea non seduce per una sua forma determinata o per una sua unica prospettiva, ma al contrario per la sua indeterminatezza, per la sua disponibilità ad assumere a seconda del punto di vista dell'osservatore forme molteplici. Un potere seducente è alternativo rispetto al carisma, fondato sul mito e sulla fede, e al consenso, fondato sulla socializzazione del pensiero".
Ecco salvini segna un ulteriore passaggia in cui scompare ogni forma di gusto, che è anche giudizio, al di là del disgusto che avrebbero bisogno anch'esso di categorie estetiche da elaborare tramite mediazioni critiche.
L'"orgia" di Salvini sulla spiaggia ha perso tutto l'aspetto del tragico o della commedia, per dissolversi nella banalità del male che compare nel suo estetico (cosmetico) squallore.
Perniola a questo link:
http://www.agalmarivista.org/articoli-uscite/mario-perniola-logica-della-seduzione/
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